Nel 2008 si era intuito che l'elezione del nuovo Presidente degli Stati
Uniti d'America si sarebbe trasformata in un avvenimento globale: la
consapevolezza del peso che hanno gli eventi americani su quanto avviene
nel resto del mondo ha portato le persone ad immedesimarsi, a
domandarsi "chi scegliere?" e in ogni paese, sui giornali, su Internet, è
stato possibile esprimere la propria preferenza. Milioni di
votanti virtuali hanno così contribuito a posare sulle spalle del Presidente Barack Obama speranze, desideri e
aspettative per il futuro.
Oggi, la rielezione di Obama è la conferma della maturità della sua figura carismatica di politico. Una conferma clamorosa, unico leader del mondo occidentale rieletto in tempi di crisi. In Europa sono cambiati i vertici politici ed amministrativi degli Stati: Obama è stato rieletto ed il suo discorso della vittoria è ripetuto ed ascoltato ovunque. "Avete nuovamente affermato lo spirito che ha vinto sulla depressione, sulle guerre, lo spirito che ha riportato speranza, la speranza che ciascuno può realizzare i nostri sogni."
Se quattro anni fa Obama ha presentato una nuova immagine degli Stati Uniti d'America, un'immagine diversa, giovane, proiettata nel futuro, pronta
ad affrontare le difficili sfide economiche, sociali e ambientali, oggi egli mostra al mondo l'immagine di un'America provata dalle difficoltà della crisi, dalla lotta per il lavoro e per un sistema sanitario più solidale con chi soffre, ma che non ha perso la speranza nel futuro. Una società diversa e più consapevole, un esempio forse più maturo per il futuro dell' Occidente. Almeno così speriamo.